Pesci di vetro è una raccolta di frammenti nata come esercizio, alla ricerca di una ritmica da utilizzare in un testo di prosa. Il suo carattere a tratti adolescenziale si alterna con considerazioni su una depressione mai diagnosticata, ricordi e immagini del padre dell’autore. L’opera nel suo insieme gioca sul senso di straniamento creato dall’accostamento di argomenti molto leggeri a una riflessione sul disagio e sulla malattia mentale, portata avanti attraverso ricordi in cui amarezza, ironia e gioco letterario si sovrappongono in un decollage testuale.