Quattordici storie dentro la quarantena, quattordici strade verso una nuova normalità. Quattordici donne protagoniste del quotidiano dell’emergenza e della ripartenza, con le loro vite e il loro sguardo sull’Italia ai tempi del Covid-19.
Barbara, anestesista, è in prima linea, lì dove si muore, dove mancano i respiratori e i posti letto. Lucia, fisico medico, guarda la pandemia – e l’Italia – da dove tutto è iniziato: dalla Cina; Nicole, psicologa, ha imparato che «la paura arriva alle 18»; Rosanna festeggia dietro a un vetro i suoi ottantasei anni, ma quando sente una sirena torna bambina: è di nuovo il 1943. E poi c’è Irene, sei anni, la casa dei nonni che sembra “scomparsa” dal pianerottolo e un dubbio terribile: «Ma, di là, saranno ancora vivi?». Cinzia, invece, vede le “sue donne” partorire sempre più sole. Piera tiene il telefono acceso giorno e notte perché ci sono case piene di ombre e di violenza. Patrizia, infine, nei corridoi di Sollicciano, ritrova Lazzaro e il senso di fare il medico in carcere.